Per farsi largo nella Città Solitaria, l’Assassino lasciò dietro di sé una scia di sangue e rovina. Il fato, o qualche altro tipo di malìa, lo spinse oltre ogni ostacolo, fino alla sala del trono. Fu lì che la Regina crollò in una pozza di sangue scarlatto. La prima a reagire fu la Strega della Gravità. Evocando un turbine, raccolse intorno a sé i resti della Guardia Animata, l’armata di statue viventi fatta a pezzi dall’Assassino. E quando la polvere tornò a posarsi al suolo, nella sala del trono si ergeva una nuova statua vivente, deforme e asimmetrica. La Regina era tornata. Tuttavia questo era solo un rimedio temporaneo. La materia amalgamata non era fatta per accogliere un’anima umana troppo a lungo, non importava quale forza la trattenesse. C’era soltanto una cosa che potevano fare per la Regina. Vendicarla.
Lungo la strada verranno alla luce indizi sull’identità dell’Assassino, oltre alle abilità e alle vicende che rendono unici i protagonisti. Tutto mentre il corpo artificiale che ospita l’anima della Regina va in frantumi. Una volta raggiunto l’Albero Sotto la Montagna, il destino di ogni personaggio verrà svelato e il viaggio giungerà infine al termine.
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